Nei primi anni Novanta, quando abbiamo venduto Italtel e Telettra, che erano dei campioni del settore delle telecomunicazioni a livello internazionale, nessuno ha alzato la mano per quanto avrebbe potuto significare in prospettiva. Siamo stati miopi e ci siamo accontentati di passare l'incasso, uscendo però allo stesso tempo da un'industria di straordinaria rilevanza. Oggi raccogliamo i "frutti" della scarsa visione strategica e tecnologica di 30 anni fa.

cit. Giuliano Noci, prorettore del Polo territoriale cinese del Politecnico di Milano (2019)

 

Novità anche sul versante della tecnologia televisiva: ogni partita prevede uno standard minimo di 11 telecamere e 4 replay. La RAI, in collaborazione con l’azienda Telettra e il Politecnico di Madrid, mette a punto il sistema di compressione digitale HDTV, che permette la visione delle partite con lo standard dell’alta definizione in otto sale cinematografiche. Viene compresa l’importanza della compressione digitale, ma la mancanza in commercio di schermi televisivi di grandi dimensioni e la difficoltà del trasporto del segnale HDTV, affidato ancora a sistemi di compressione analogici, non permette al sogno RAI di avere seguito. Paradigmatico il caso dell’azienda del gruppo Fiat Telettra, acquistata dalla francese Alcatel che trasferirà nelle sue aziende americane il know-how derivato dallo studio della compressione digitale.

rif. rivistacontrasti.it (1984)

 


Un disinteresse sprezzante che esonda anche nella politica industriale: un caso relativamente recente di alta tecnologia italiana emigrata nell’indifferenza generale è quello della Telettra di Vimercate, senza la quale mezzo mondo starebbe ancora comunicando con i segnali di fumo.

da: giornalepop.it


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Telettra, ciak si gira

Filmato Telettra Rieti - 1996

prima sede Telettra